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SPESA PENSIONISTICA, I DATI INPS: 231 MILIARDI PER 17,7 MILIONI DI PRESTAZIONI, TRA ANTICIPATE E ASSISTENZIALI
23 Marzo 2023

La rilevazione del Coordinamento generale statistico attuariale dell'Inps fornisce il quadro complessivo sulla spesa pensionistica. La riprende Il Sole 24 Ore

Nella rilevazione dell' istituto emerge che al 1° gennaio 2023 risultano vigenti 13,6 milioni di trattamenti previdenziali e oltre 4 milioni riconducibili all'assistenza per un costo di 24,4 miliardi. Nel solo 2022 sono stati liquidati 1.350.222 nuovi assegni , il 46,5% dei quali con una fisionomia assistenziale. Più di 9,8 milioni di pensioni sono sotto i 750 euro mensili mentre. Il 48% delle prestazioni è concentrato al Nord e l'età media dei pensionati è di 74,1 anni
Sono 17,7 milioni le pensioni erogate dall'Inps al 1° gennaio 2023: 13,6 milioni (il 77,2%) di natura previdenziale e poco più di 4 milioni (il 22,8%) con una fisionomia assistenziale. Il costo complessivo degli assegni liquidati è di 231 miliardi: 206,6 miliardi sostenuti dalle gestioni previdenziali e 24,4 miliardi riconducibili all'assistenza. I trattamenti di anzianità o anticipato sono 5,022 milioni e rappresentano circa un terzo del totale e ben il 37% dei 13,6 milioni di assegni prettamente previdenziali. Nel solo 2022 l'Istituto ha pagato 1.350.222 nuove pensioni, il 46,5% delle quali di natura assistenziale. E «gli importi annualizzati stanziati per le nuove liquidate del 2022 ammontano a 14,2 miliardi, circa il 6,1% dell'importo complessivo annuo in pagamento al 1° gennaio 2023».

UNA PENSIONE SU QUATTRO È DI NATURA ASSISTENZIALE
È riconducibile all'assistenza quasi un assegno su quattro dei 17,7 milioni di trattamenti Inps vigenti al 1° gennaio 2023. Le pensioni di natura assistenziale sono 4.033.210 (il 22,8%, che assorbe il 10,6% della spesa complessiva), mentre quelle strettamente previdenziali sono 13.685.475 (il 77,2%). Le prestazioni di tipo assistenziale sono costituite per il 20,3% da pensioni assegni sociali , di cui il 37,5% erogate a uomini; il restante 79,7% degli assegni riguardano invalidi civili sotto forma di pensione e/o indennità, con un indice di mascolinità del 41,6%. Il 47,9% di tutte pensioni erogate è in carico alle gestioni dei dipendenti privati: quella di maggior rilievo è il Fondo pensioni lavoratori dipendenti, che gestisce il 45,2% del complesso dei trattamenti liquidati e il 58,1% degli importi in pagamento. Le gestioni dei lavoratori autonomi erogano il 28,3% delle pensioni, per un importo in pagamento pari al 24,6% del totale.

L'ASSISTENZA RIGUARDA IL 46,5% DEI NUOVI ASSEGNI LIQUIDATI NEL 2022
Nel 2022 sono state liquidate dall'Inps 1.350.222 nuove pensioni. E una fetta pari al 46,5% è stata assorbita da assegni assistenziali. Quanto ai trattamenti strettamente previdenziali, il 61,6% è costituito da pensioni di vecchiaia, il 7,6% da quelle di invalidità previdenziale e il 30,8% da pensioni ai superstiti.

IL 37% DELLE PENSIONI PREVIDENZIALI RICHIESTA IN FORMA ANTICIPATA
I trattamenti d'anzianità o anticipati vigenti al 1° gennaio 2023 sono 5.022.600: poco più di 3,73 milioni erogati a uomini e oltre 1,6 milioni versati a donne. Una massa di pensioni che rappresenta circa un terzo del totale e il 37% delle pensioni strettamente previdenziali. L'Inps osserva che circa il 74,3% delle pensioni di anzianità/anticipate sono erogate a uomini e che questa percentuale si abbassa al 37,6% per le pensioni della sottocategoria vecchiaia.

I TRATTAMENTI PENSIONISTICI SOTTO I 750 EURO MENSILI SONO 9,8 MILIONI
L'importo medio mensile della pensione di vecchiaia è di 1.359,53 euro, «con un valore più elevato nel settentrione (1.456,71 euro)». Gli assegni sotto i 750 euro mensili sono 9.883.267. E il 43,1% (oltre 4,2 milioni) beneficia di prestazioni legate a bassi redditi, come integrazioni al minimo, maggiorazioni sociali, pensioni e assegni sociali e invalidità civili.

L'ETÀ MEDIA DEI PENSIONATI È DI 74,1 ANNI
Emerge una età media dei pensionati di 74,1 anni con una differenza tra i due generi di 4,7 anni (71,5 anni per gli uomini e 76,2 anni per le donne). Per quanto riguarda le pensioni della categoria vecchiaia, Inps osserva che il 25,1% delle pensioni è erogato a persone di età inferiore a 70 anni; questa percentuale si alza fino al 27,6% per i pensionati di vecchiaia di sesso maschile. «Ciò è giustificato dall'elevato numero di pensioni di anzianità liquidate negli anni passati».

 


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