La prestazione lavorativa, sia dipendente che autonoma, è soggetta ad una imposizione contributiva per assicurare il lavoratore medesimo contro la vecchiaia, l'inabilità, la disoccupazione.
La contribuzione ha, altresì, natura assistenziale in quanto una quota dei contributi versati è finalizzata al finanziamento di prestazioni come l'indennità di maternità e malattia.
Ai fini del conseguimento delle prestazioni non tutti i contributi derivano dallo svolgimento di effettiva attività lavorativa.
Per i lavoratori dipendenti una quota dei contributi previdenziali viene pagata dal datore di lavoro, ed una percentuale minore viene posta a carico del lavoratore. Per gli autonomi i contributi sono a totale carico del lavoratore.
I contributi versati vengono utilizzati nel corso della vita lavorativa del contribuente in caso di:
cessazione del rapporto di lavoro con l'erogazione dell'indennità di disoccupazione, dell' ASPI, dell'indennità di mobilità, o della cassa integrazione
di diminuzione della capacità lavorativa con l'erogazione dell'assegno di invalidità o della pensione di inabilità
sostegno al reddito familiare con l'erogazione dell'assegno familiare
Alla fine della vita lavorativa, i contributi daranno luogo alla liquidazione della pensione.
Oltre ai contributi obbligatori dovuti dai datori di lavoro, anche per la quota a carico del lavoratore mediante trattenuta sulla retribuzione corrisposta, rilevano altre tipologie quali:
i contributi figurativi;
i contributi da riscatto;
i contributi volontari.
La percentuale contributiva e l'ente previdenziale cui effettuare il versamento varia a seconda dell'attività esercitata. Il datore di lavoro/azienda è obbligato a versare periodicamente all'ente previdenziale pubblico i relativi contributi. La normativa è assai diversificata in relazione al settore di appartenenza.
I contributi obbligatori vanno versati all'INPS per finanziare :
il fondo pensione lavoratori dipendenti
il fondo pensione lavoratori autonomi (artigiani, commercianti, CD/CM);
il fondo pensione di enti soppressi e confluiti nell'INPS (INPDAI, ENPALS, INPDAP, IPOST) e di enti speciali (Autoferrotranvieri, Fondo Dazio, Fondo esattoriali , Fondo Volo, Fondo Telefonici, Fondo Elettrici);
Il fondo pensione degli iscritti alla Gestione separata( ex Co.co.co ora Co.co. pro);
Prestazioni economiche assistenziali (malattia, maternità, disoccupazione, mobilità ed ogni altra forma di previdenza a carattere temporaneo diversa dalla pensione);
il fondo garanzia trattamento di fine rapporto.
I contributi obbligatori vanno versati alle varie Casse professionali per i professionisti iscritti ai rispettivi Albi.
Sono dette anche Fondi autonomi poichè gestiscono in termini di imposizione, riscossione e recupero i contributi obbligatori dovuti da specifiche categorie di lavoratori professionisti, in modo del tutto autonomo rispetto all'Inps:
Cassa Nazionale di previdenza ed assistenza a favore degli avvocati .
Cassa Nazionale di previdenza per gli ingegneri ed architetti
Cassa Nazionale di previdenza ad assistenza per i geometri ;
Cassa Nazionale di previdenza ed assistenza dei dottori commercialisti
Cassa Nazionale di previdenza ed assistenza dei ragionieri e periti commerciali
Cassa Nazionale di previdenza ed assistenza dei veterinari (ENPAV)
Cassa Nazionale di previdenza ed assistenza dei farmacisti (ENPAF)
Cassa Nazionale di previdenza ed assistenza dei consulenti del lavoro (ENPACL)
Cassa Nazionale di previdenza ed assistenza dei medici (ENPAM)
Cassa Nazionale di previdenza ed assistenza degli infermieri professionali (ENPAPI)
Cassa Notariato
Cassa Nazionale di previdenza ed assistenza degli psicologi (ENPAP)
Cassa Nazionale di previdenza ed assistenza dei chimici, dottori agronomi e dottori forestali, dei geologi (EPAP)
Cassa Nazionale di previdenza ed assistenza dei biologi (ENPAB)
Cassa Nazionale di previdenza ed assistenza dei periti industriali e dei periti industriali laureati (EPPI)
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